venerdì 2 ottobre 2009

ALICE IN CHAINS - Black gives way to blue [Virgin]


Non so quanti di voi conoscessero gli Awareness Void of Chaos nè posso immaginare quanti punk posseggano qualcosa dei Neon Christ di William DuVall, ma vi posso garantire che questo ragazzo è a tutti gli effetti la reincarnazione di Leyne Staley. Poi c'è quella volpe di Jerry ( Cantrell , chitarrista storico della band ) il quale, ha aspettato parsimonioso il momento propizio per sdoganare il suo nuovo pupillo e amico, qualcosa che sa di resurrezione misto frankenstein, ma che funziona. "Black gives way to blue" si presenta come un album degli Alice in chains a tutti gli effetti, stessa malsana aura, stesso fetore, stesso tiro. Diffidate quindi da detrattori e puristi Stanleyani che non perderanno l'occasione per declassare il tutto a mero revivalismo. Apre con le parole "Hope, a new beginning, Time, time to start living" e rimane costantemente in bilico tra speranza e desolazione, dolore e salvezza invocata con la forza di chi la speranza non l'ha persa neanche dopo aver fatto i conti con la morte. Un riff Cantrelliano fino all' osso (Dovrebbe avere un brevetto per questo) ammorba tutta "Check my brain" per poi sfociare melodico come non mai, "A looking ina view" incrocia Dirt con la malattia dell' ultimo albo selftiled o Tripod, comunque lo vogliate chiamare, issando le chitarre come vessilli e barcamenandosi attraverso funeste atmosfere palustri. Mi stavo chiedendo, e lo chiedo anche a voi, non trovate che il clima finanziario, politico, ambientale si presti particolarmente ad un ritorno in pompa magna degli Alice? e se fosse l'inizio di una nuova era grunge, ammesso che questo termine voglia effettivamente dire qualcosa? Maestri.

3 commenti:

mbow ha detto...

Diavolo! Non credo alle mie orecchie! Layne è tornato! Un album solido convicente e inaspettato! Grandi

chiara ha detto...

ciao, li ho visti qui a Londra, a "La Scala" un paio di mesi fa... spaccavano ancora e come. Ritorno del grunge? Non saprei, so solo che la voce di Layne Stayle non tornerà più... e che quella di William DuVall non vale nemmeno la metà. Ahimè.

Alessandro ha detto...

chiara: Trattasi di un personaggio appartenente all'underground chiamato in causa per far rivivere la bestia. Hai ragione non sarà l'originale e non lo sarà mai, ma la sua voce, su disco, regala quelle emozioni che mai avrei pensato potesse regalare quello che sarà sempre ricordato come un sostituto, però visto che tu li ha potuti apprezzare live mi fido, aspettando di potermeli gustare ache io!ciau

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