domenica 29 luglio 2007

Defectors - Bruised and satisfied [Bad afro]

Diciamolo subito, Bruised and satisfied è il disco della svolta, quella verso il cimitero. L'album in cui la psichedelia di Baby gimmie love incontra Dracula, The Wolfmen e Rudi Protrudi, nella stessa grotta maleodorante. Fin dall' accoglienza riservataci da "Welcome all sinners" ci si rende conto che qualcosa ha virato verso il nero pece di un inferno woodoo Fuzztoniano più truce. Il quarto lavoro dei Danesi è un vero tuffo nelle atmosfere horror, nel b-movie, nella disperazione della preda rincorsa da qualcosa di sconosciuto e maligno. Ascoltate come in "Creepy Crawl" , Mort Harder (Voce) tocchi il suo picco vocale urlando come un messia nero impazzito. Amatelo, veneratelo, aderite alla sua religione. Ballate con i Ghouls ( "Dancing Ghouls" ) al chiaro di luna invocando l'occulto. Correte per la foresta come un vampiro impazzito ( "I want blood") dal desiderio di plasma, fresco, magari di qualche povero cristo, e sarete liberi. Shamani demoniaci.

domenica 15 luglio 2007

Brother brick / Stranded in the nineties

Forse bisognerebbe iniziare a discutere delle dinamiche che portano una band allo status di leggenda, e credo l' opera svolta dalla Off the hip con questo " Stranded in the nineties " sia un buon punto di partenza. Brother brick, cioè Australia, ovvero una band che sul finire degli anni novanta appassionò tanti cuori in cerca di Detroit Hi-energy rock'n'roll e lo fece puntando sulla qualità. Negli anni la band ha arruolato personaggi già protagonisti in formazioni quali: Asteroid B-612, Tumbleweed, Celibate rifles, The new christs, eccovi spiegata la leggenda. Qui dentro non trovate altro che tutto il materiale prodotto dalla band in studio a partire da quel capolavoro che risponde al nome di " A portable altamont " per giungere a demo, "7 e cover, tutto in un doppio Cd dal corposo booklet di 16 pagine che ne illustrano la furia.
Indispensabile.

sabato 14 luglio 2007

Thunder express / Republic disgrace

Esiste un posto che da anni trasforma i sogni in realtà ( musicale ), è freddo e se vogliamo inospitale, ma dentro gli edifici ed i locali di quella nazione cresce incontaminato il sentimento rock. Svezia, generale gentile e infallibile, guida inossidabile, madre gelida di grandissimi musicisti come Robert Dahlquist. Per chi fino ad oggi fosse vissuto sulla luna e si fosse perso gli immensi Hellacopters informo che Robert ne è il chitarrista, qui pronto a dimostrare nuovamente la sua capacità compositiva. Certo un disco come Repubblic disgrace non si compone se non possiedi anche un cantante all' altezza, ma il buon Robert da vero artigiano rock,non lascia nulla al caso, assolda Robert Pehrsson ed il gioco è fatto. Sembrerebbe facile raccontato così, in effetti per musicisti di questo calibro lo è. Ora fantasticate un pò sulla parola " vecchio stile " sentirete l' odore nelle narici, quell' odore di periferia e poi ancora udirete chitarre e armoniche euforiche, Humble pie e Small faces danzano a braccetto facendo cerchio attorno ad un fuoco di montagna.
Uno dei dischi dell' anno.


The Hangmen / In the city EP

Se amo ancora il rock è anche grazie al fatto che realtà genuine e oscure come la Acetate Records resistono e sfornano linfa vitale e velenosa. Los Angeles, il sole non tramonta mai in California tanto che i nostri lo colorano di nero, dannandone i raggi benefici. Nero, colore primario per gli Hangmen, giubbotti di pelle e atteggiamento lascivo, riportano alla mente quell' attitudine che rappresentò contemporaneamente l' oscurità del punk più sentito ed il fascino di un rock viscerale. Sette le canzoni di questo Ep prodotto da Mike Ness dei Social Distortion, sette vie spericolate da seguire per Brian Small e soci senza disdegnare tragitti tortuosi e nostalgici.
Il rock per come lo vedono i miei occhi risiede nell' estetica e nelle chitarre di queste band.


venerdì 6 luglio 2007

The Elderberries / Nothing ventured nothing gained

Qualche giorno fa vi ho parlato di Velvet revolver, Statunitensi, dai componenti illustri e dal suono " americano ", ricordate? Bene, oggi si viaggia verso il continente dei canguri, quasi per riconoscenza o forse seguendo l' odore della bestia a caccia di selvaggina fresca. Australia, lande desolate dove il suono deflagra nell' aria, natura selvaggia e chitarre roventi..Sono certo che se un neofita della band leggesse le prime righe di questo scritto ascoltando contemporaneamente " Nothing ventured nothing gained " si ritroverebbe totalmente coinvolto, cadendo in un burlesco tranello. Francia, più precisamente Clermont-Ferrand, Auvergne è questa invece la provenienza del progetto Elderberries. A quanto pare anche il " sud " del vecchio continente ha deciso di caricare i cannoni ed unirsi alle brigate nordiche nella battaglia per lo scettro di King of rock, per la precisione questa " fazione " francese possiede nel proprio arsenale il fuoco delle vecchie glorie dell' hard rock tutto, AC/DC in testa , unito ad un pizzico di Buzzcocks attitude. Vicini a band del calibro di Datsuns, aderenti ad un concetto hard incontaminato.


lunedì 2 luglio 2007

Los Fuocos - Revolution [Go down records]

Con tutta la fuffa indie-rock che siamo costretti a sorbirci, con tutte quelle storie sull' evoluzione del rock che non portano da nessuna parte, è bello constatare l'esistenza di giovani che come me amano le sonorità della Detroit che fu, fantastico constatare che iniziano ad essere un vero esercito nostrano. I Los Fuocos , per esempio, vengono da Lodi e non inventano proprio niente (Grazie al cielo), piuttosto danno la loro versione dei fatti sul tema hard in salsa Hellacoptersiana, e lo fanno con buona personalità, mantenendo la tensione alta per tutti gli undici episodi, benedetti dall' alto dalla buona stella dei Grand Funk Railroad. Sfoggiano una cover dei Beatles "Day tripper" e Lu Silver degli Small Jackets (Altra grandissima band di casa Go down) nella traccia di chiusura "The rock empire".
Supportare.
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