E qui si potrebbe aprire un dibattito dal titolo: " Donne al potere: Per lo meno ci guadagneremmo in stile " , i Mudlarks poi ne sono la conferma. Prima con Michela, Silvia e Alice, ora solo con l' ultima, questi Vicentini si sono già fatti le ossa in giro per il mondo (All' attivo già un tour in California supportando band come Dickies ), crescendo , da cover punk band ( X Ray Spex, Avengers, Penetration nelle loro esibizioni ) a realtà personale, in possesso di un proprio linguaggio. Ora sono in quattro, Matteo ( Batteria ) Dino ( Basso ) Ale ( Chitarra ) e Alice ( Voce e Chitarra ) e stendono oscuri tappeti blues anni '50, impreziosendoli con cammei raffiguranti il volto di Lux Interior. Alice poi è quello che Exene Cervenka sarebbe stata se, nata nella città del Palladio, si fosse drogata con Blues di vecchio stampo prima della scossa punk. Innamorarsi della sua voce lasciva in " Blues drivers " avviene per inerzia, il suo passo è indolente in una rincorsa punk. " Strange days " e " Teenage time " sono perle punk-blues oscure, taglienti e sprezzanti, mentre In " The boy next door " emergono delle Demolition doll rods feat una punk sfatta, in un vicolo buio. Hey, Italiani! Spegnete Mtv Brand new, che ci pensan già in parlamento a prendervi per il culo, e fatevi un regalo, una mezz' ora di onestà, stile e classe.
Lo dico per il vostro bene.
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