venerdì 23 marzo 2007

The Rippers / Tales full of black soot

Appena il vostro voglioso polpastrello commetterà il grave errore di non indugiare al cospetto dell' invitante pulsante contraddistinto dalla dicitura " play " ( parlo a nome dei vostri neuroni, tutto ciò vi impedirà la stabilità metale che da anni cercate), la chitarra più ossesiva della penisola vi accoglierà, seguita da uno sguaiato YEAH!!. Siete dentro . Edificare possibili hit single in voga in tutti gli istituti di igiene mentale dello stivale, credo sia l'obbiettivo finale di questi Rippers. Da Cagliari con furore, questi ragazzi rappresentano uno dei grandi punti interrogativi che ronzano nel mio cervello. Mi spiego meglio, The rippers è un marchio di cristallino garage/punk malato che gira in Europa da svariato tempo ( la prova di ciò che dico si manifesta persino nella label tedesca che li produce, la screaming apple records ) . Ora, perchè in casa nostra non c'è una copia di Tales full of black soot? Semplice! Ci sono gli Horrors!. Tralasciando la mania autolesionistica dell' ascoltatore medio italiano, forse sarebbe meglio se vi dicessi cosa significa The Rippers, ovvero: Sudore, psycho, urgenza e classe ma soprattutto genuinità, cosa che il cotonato quintetto si scorda. Per una volta dopo che Zola butto giù i britannici a wembley, lasciatemi urlare YEAH! Convinto come non mai che questa rappresenti l'ennesima manifestazione di come sovente possiamo guardare dall' alto in basso le band britanniche.
Basta solo credere nei nostri ragazzi.


Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails