giovedì 26 novembre 2009

REIGNING SOUND - Love and curses [In the red]


Penso alla In the red, a come abbia accolto tra le sue fila quel personaggio abrasivo che risponde al nome di Greg"Oblivian"Cartwright con esterma naturalezza. In effetti quello tra Greg e l'etichetta Californiana, ai miei occhi fu il più naturale tra i matrimoni già da "Time bomb high school" , questione di geni. Oggi però Greg ci stupisce tutti quanti ( Etichetta compresa?) sfoderando il gioiello maturo e coeso che non ti aspetti. Oggi troviamo le sue (Too much) guitar inumidite di dolce liquore sudista, speziate e cariche di pathos. Un mosto che conserva i sentori R&B e non li screma da nessun tipo di scoria garage-punk. Pensate ad una sorta di sixties-garage sound conservato e invecchiato in botti di rovere, una schicceria per buongustai e per tutti gli amanti di quel tepore che solo certo rock può ancora fregiarsi di possedere.

domenica 22 novembre 2009

THEM CROOKED VULTURES - Them Crooked Vultures [Interscope]


Sospetto ci sia dell' amicizia vera dietro la composizione di questo supergruppo, rafforzata da quella stima reciproca che raduna dietro un unico intento i più grandi secchioni in ogni settore, ovvero essere i migliori della stratosfera. Prima di tutto va detto che per sconfiggere le più grandi formazioni aliene in una ipotetica Battle of the bands spaziale, mancherebbe un membro fondamentale, Jack White (Aspetto con ansia una formazione Homme-Grohl-White, non me ne voglia Paul Jones). Detto questo, Them Crooked Vultures è un album che piacerà sicuramente a tutti i fan dei Queens of the stone age. Sostenute delle percussioni di Grohl le ritmiche desertiche di Homme a sprazzi fanno rivivere l'atmosfera delle regine che furono, amalgamandosi sovente con certi vocalizzi glam, memori dell' esperienza con le aquile del death metal (Mind Eraser, No Chaser ). Them Crooked Vultures risulta un albo fortemente Homme-influenced, traghettato e "bombato" dalla batteria impeccabile del leader dei Foo Fighters, e dotato di pezzi come Elephants, vera corsa ad ostacoli per funamboli della chitarra che sfocia in pura indolenza Stonage notturna. Solido in ogni suo aspetto, questo esordio mostra persino una certa duttilità a livello ritmico, basti pensare a pezzi come Gunman , che io ballerei in pista come poche altre canzoni in questo 2009. Resta dunque solo la curiosità di quello che potrebbe, come sopra citato, essere questa superband con una seconda voce nel coro, un'altra mente portante, entrambe coadiuvate dalle bastonate di Dave, e di chi parlo l'avete capito.
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