lunedì 11 febbraio 2008

Misty Lane #21

Mentre scrivo queste personali impressioni su quello che da qualche tempo adoro definire come " Il sacro tomo di inarrivabile completezza a zampa di elefante " , parlo con Mauro "Rillo" Giletta della Misty Lane di quando sia strana la nostra esistenza. Hey non temete, nessun discorso cosmico alla Sai Baba nè tanto meno menate tristi su quello che vorremmo dalla vita, anche perchè noi dalla vita ( E credo di parlare anche per Mauro) abbiamo tutto. Cos'è tutto? ovvio, sbobinarsi le meningi con kg di pesante e nero vinile garage - Psych - Punk e dio solo sà quale altra diavoleria, è tutto. Capito ora chi siamo? Volete continuare a leggere ? Bene, siete come noi. Del resto, anche se continuo a comprare qualsiasi rivista rock prodotta in Europa spendendo miliardi in carta stampata non sono poi così pentito oggi di consigliarvi il sacro tomo. Anche perchè, non solo non è una rivista ma non saprei proprio come definirla editorialmente. So però che ne basta una sola copia per ereggervi culturalmente e farvi risparmiare denaro. Niente più quotidiani, fumetti e libri di Tolstoj (Che non avreste capito comunque) sul vostro comodino, solo misty un paio di birre di cui una aperta ma ancora da finire, noccioline, preservativi e peli di cane se ne avete uno. In questo numero, come in tutti i numeri la buona norma rimane la coerenza, specie nella scelta delle band passate e nella commistione di quelle attuali. Insomma splendidi articoli su e Jefferson Airplane e Blues Magoos si intersecano a meraviglia con perle sommerse del mondo garage e virgulti attuali. Flaming sideburns, Killroy, Mark The Spies su tutti. La Ciliegina sulla torta vede poi a pagina 135, Roberto Calabrò intervistare Lars Krogh della Bad Afro, in occasione dei primi dieci anni dalla nascita della ormai ( A mio parere ) gloriosa etichetta. E lo sperma schizza sui muri. E poi? e poi l' immancabile raccolta omaggio questa volta dal titolo: " Today's just tomorrow's yesterday vol.4 " , che se fosse per me regalerei ad ogni angolo di ogni strada del mondo, ma che in realtà non è altro che una compilazione di quelli della Teen sound ( Cioè gli stessi di Misty che trattano cose recenti, e questo mi è stato detto da fonte attendibile ) nel tentativo di ipnotizzare il mondo al ritmo del Flower-power.
Basta col Quaalude.
Scrivete a Massimo Del Pozzo e ditegli che volete la vostra dose di liberazione.

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