martedì 11 novembre 2008

Scientists / Weird love [ Big Time ]

Voi, da che parte state? Scientists late '70 style ? Oppure tenete maggiormente alla loro reincarnazione eighties, denomintata da qualche genio swamp-rock? O non ve ne frega assolutamente nulla perchè ultimamente ascoltate il remake messo in atto dagli Oasis? Per quanto mi riguarda, non esistono new wave-punk alla " Larry " ( Dal primo albo ) che tengano al cospetto delle psicosi apparse nel secondo tratto di carriera, ma sono opinioni. Una massa torbida e compatta, da restarci intrappolati con i piedi e con l' anima. In questo " Weird love " i nostri, sembrano quasi voler suonare una specie di " Crampstomp " rallentato, come se i Birthday party fossero andati a letto con Lux Interior & soci e ne fosse nato qualcosa. Bastano le prime tre traccie per dannarsi l'anima irrimediabilmente. " In my heart is a place called swampland " canta Kim Salmon, in " Swampland " tessendo desolazione su di un tappeto a tinte Crampsiane. " Hell beach " poi, suonerebbe perfettamente dopo " How far can too far go ? " in A date with Elvis ( Cramps 1986) , tanto per rendere l' idea di che anno fu il 1986. " Demolition derby" incede zoppicante, come fosse trainata al guinzaglio dalla propria dominatrice sadomaso. Ed in tutto questo delirio, a tratti compaiono sentori Chrome cranks e fioriture mentali distorte da clinica specializzata. Comprate e custodite gelosamente vicino alle manette e a tutta quell' altra roba che usate a letto, maledetti maiali.

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