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E' ufficiale. Sarà il rock emergente nostrano a farci muovere ritmati e scomposti durante le festività di fine anno. Dopo
Narcotics,
Dome la muerte, ecco ora la bomba
Tunas. Ora, pensate a " Au go go " il precedente albo, anzi compratelo, scorrete le traccie fino a "
You' re not a punk " . Ci siete? bene. I tunas non han fatto altro che ripartire da quelle sonorità, si potrebbe chiedere di meglio ad un' evoluzione? No. Nel nuovo lavoro a scanso di equivoci, non si segano dita ( Come nel precedente e ben più infuocato albo ) al contrario si lavora di chitarra deliziosamente, senza perdere d'intensità. I " nuovi " Tunas sono un vero spasso. Pensate agli Small faces ed ai primi Stones affogati nella lordura periferica Bolognese, pensate a cosa succederebbe se qualcuno mischiasse Kinks con i tortellini. Un' esplosione di piacere. Una sola cover di Stevie Wonder "Uptight (Everything is alright) " e applausi a scena aperta.
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