lunedì 10 luglio 2006
Mondo Generator - Dead planet [Mother tongue]
Cocaine rodeo l'aveva composto in compagnia di Homme, mentre quando uscì A drug problem that never existed le regine vedevano ancora il glabro bassista tra le loro fila, poi l'allontanamento. Come sia potuto accadere è facilmente intuibile, visti i personaggi caratterialmente agli antipodi, fatto sta che dopo quello strepitoso Songs for the deaf i Queens non furono più gli stessi. Certo, Homme fu lo stesso grande chitarrista, ma senza tiro, se fai rock, la tua band non gira più neanche l'angolo. E Nick Olivieri? Nick mise a frutto tutta la sua esperienza live, le sue passioni e soprattutto le sue influenze, Turbonegro su tutti, ma anche Dwarves ( La sua band originaria ) per tirare fuori questo Dead planet targato ora Nick Olivieri & The Mondo Generator, chi vuol capire capisca. Il terzo albo scommette sulla strada a discapito del deserto, più punk e meno stoner influenced, vede il trionfo dell'anima del fiero e mai domo Olivieri. Se avete ascoltato Era vulgaris (Q.o.t.s.a) potete fare tranquillamente un conto su chi ci ha guadagnato o meno.
Etichette:
Punk,
Recensioni 2006
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