domenica 28 ottobre 2007

Witchcraft / The Alchemist [ Rise Above / Self ]

Buona parte della nuova " cricca " giornalistica che affolla le pagine delle riviste più blasonate, sia in internet che nei cartacei, vi dirà di desistere, che il genere ha già detto tutto, che è solo un buon disco, nulla più . Voi, invece di pensare: " Bhe, se lo dicono loro che hanno esperienza, un motivo ci sarà " fate una cosa, interrogatevi. Richiamate a voi tutti i pensieri più belli, quelli da pelle d' oca e chiedetevi cosa rappresenti in realtà il rock oggi per voi, non per loro. Poi sballate ogni giorno con questo disco, correte sul filo rock e se la mente torna indietro nel tempo, sarà solo perchè vuole stringere la mano alla nuova era rock. Aimè sommersa da chili di Hype irritante e mainstream. Nel 2007 un' anima rock pura ha la possibilita e il dovere di scindersi dal gregge, come una congrega oscura vivere di notte e urlare la verità dentro al pozzo della mistificazione. I Witchcraft saranno i vostri nuovi idoli. Svedesi, Sinceri, duri e rock. Con i Pentagram nel cuore ed un suono vintage che da solo fa venire voglia di comprare ogni loro produzione in duplice copia. L' alchemista gode di un tiro Sabbattiano e di spiritualità espansa, umile qualità capace di donare ad ogni nota dell' opera la credibilità necessaria per entrare nel sogno. L' opener " Walk between the lines " è una passeggiata scrosciante a ritmo nostalgico, mentre le chitarre rilasciano riff cangianti nell' aria, l' eco plasma il tutto per le nuove generazioni. " Crimson was your color " aumenta il passo e richiama gli adepti, mani conserte in preghiera, dritti verso l' obbiettivo. La rinascita del rock, quella del signore, padrone dei nostri stimoli più oscuri. " Hey doctor " è un salmo da cantare con la foto di Ozzy in una mano e una candela nell' altra. Insomma, guardatevi dentro e confrontatevi con l' alchemista, le porte del paradiso rock si apriranno di conseguenza.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mi hai convinto lo compro... PENTAGRAM assoluti yo! paso

Alessandro ha detto...

Questa è una cosa bellissima!
Non te ne pentirai.

Anonimo ha detto...

gran bel disco sì; non mi convince del tutto il fatto che risulti fin troppo legato a uno stile passato, che amo molto, ma un tocco di nuovo non fa mai male...

Alessandro ha detto...

PROFMAU: Bhe alt, dipende in che direzione. Non voglio certo annoiarti con un papiro sulla mia versione dei fatti ma..credo profondamente che nel 2007 questo disco non solo rasenti la perfezione, ma addirittura la superi.
Trovo ci sia bisogno di ciò, perchè molte di quelle modifiche, novità, innovazioni su certo tipo di rock spesso risultano stucchevoli. Se ben fatto, intenso e di matrice quasi spirituale, credo che questo approccio sia la medicina adatta per il nostro tempo. In buona forma credo che la tradizione continui, anzi ne sono certo, la novità sta nelle braccia fresche, nelle ugole tonanti di questi nuovi direttori d'orchestra.

Anonimo ha detto...

per farmi capire ti faccio un esempio: i White Stripes suonano terribilmente e volutamente Seventy, l'ultimo lavoro, ottimo, certo ricorda molto i Led Zeppelin, ma al di là di queste esplicite influenze sono anche molto innovativi e sperimentano un sacco; sono contemporanei e propositivi nonché stimolanti anche per il futuro del rock. In questo senso li apprezzo di più di gruppi come i Witchcraft e per esempio gli Elderberries, che cmq fanno ottima musica e mi piacciono molto...

Alessandro ha detto...

Comprendo a pieno le tue motivazioni e capisco il tuo punto di vista anche se non sono concorde nel mettere i white stripes, sul piatto con i witchcraft ( è solo un esempio lo so, ma non lo accetto )Perchè, in primo luogo l' ultimo dei white stripes è entrateinment puro, in secondo manca l' anima...Oh bhe ma è rimpiazzata da così tanta freschezza di plastica che ci affogherei. Vedi non è facile per nessuno comprendere la vera natura di un cambiamento, nè se sia la via buona o sbagliata, dico solo che 2007 con il bombardamento mediatico a cui siam sottoposti, una virata mainstream e allo stesso tempo così vintage, nel momento cool del vintage, ( chi avrebbe mai pensato questa evoluzione degli eventi??)non è proprio la cosa più rock del mondo. Io sono stato addestrato in laboratorio proprio per tirare fuori a parole dai dischi quello che difficilmente si coglie ad orecchio distratto, o intasato dall eco di mediaset.
Non trovo così positive le trovate Old stile degli stripes, non quanto un disco caldo e sincero come Witchcraft! e lotto per questo..
In realtà hai proprio colto nel segno! Questa è la missione del mio blog!
ehehehehe
saluti
Alessandro

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